Luce blu, sovrastimolazione e routine interrotte: come gli schermi influiscono sul riposo dei bambini e cosa fare per proteggerlo
“Non riesce ad addormentarsi.”
“Si sveglia nel cuore della notte, agitato.”
“Al mattino è nervoso, come se non avesse dormito affatto.”
Questi sono sintomi comuni di un problema sempre più diffuso: l’effetto della tecnologia e sonno disturbato.

Il sonno è un pilastro invisibile della crescita: regola l’umore, consolida gli apprendimenti, rafforza il sistema immunitario, sostiene la memoria e l’equilibrio emotivo.
Ma oggi, troppi bambini vanno a dormire con un tablet in mano o dopo aver guardato video fino all’ultimo minuto.
E così, il momento del riposo diventa un campo di battaglia, influenzato dalla tecnologia.
Perché la tecnologia disturba il sonno?
1. La luce blu altera il ritmo circadiano
Gli schermi emettono luce blu, simile a quella del giorno, che inganna il cervello: lo convince che non è ancora ora di dormire, inibendo la produzione di melatonina (l’ormone che regola il sonno). Questo fenomeno è un chiaro esempio di come tecnologia e sonno non vadano sempre d’accordo.
2. I contenuti eccitano, non calmano
Anche se sembrano “rilassanti”, molti video e giochi:
- attivano il sistema nervoso,
- stimolano emozioni forti,
- aumentano l’attenzione visiva e uditiva.
Il cervello resta “acceso” anche quando il dispositivo è spento. Questo conferma l’impatto negativo della tecnologia e sonno disturbato.
3. Le routine vengono spezzate
Un tempo si raccontavano storie, si condividevano silenzi, si spegnevano le luci insieme.
Oggi, l’addormentamento è spesso solitario, accelerato, non mediato dall’adulto.
E il bambino perde quel rituale che lo aiutava a chiudere la giornata. Questo è un altro modo in cui la tecnologia interagisce con il sonno.
Le conseguenze di un sonno disturbato
- Difficoltà di concentrazione a scuola
- Irritabilità, crisi di pianto o rabbia
- Calo delle difese immunitarie
- Apprendimento più lento
- Maggiore esposizione al rischio di dipendenze digitali (cercando stimoli per combattere la stanchezza)
Nel lungo periodo, una cattiva qualità del sonno può compromettere lo sviluppo cognitivo ed emotivo. Di conseguenza, è cruciale comprendere il legame tra tecnologia e sonno per evitare problemi a lungo termine.
Come possiamo proteggere il sonno dei bambini?
1. Stabilire un orario fisso per spegnere gli schermi
Idealmente almeno un’ora prima di andare a letto.
Durante quest’ultima parte della giornata, proporre attività lente, calme, familiari per contrastare gli effetti negativi della tecnologia sul sonno.
2. Creare una routine del “buon riposo”
- Luci soffuse
- Bagnetto caldo
- Racconto condiviso
- Musica rilassante o silenzio
- Presenza affettiva dell’adulto
La ripetizione rassicura e prepara il corpo al sonno.
3. Togliere i dispositivi dalla camera da letto
Anche se spenti, la sola presenza fisica dello smartphone o del tablet può disturbare.
Meglio creare uno spazio dedicato al sonno: essenziale, morbido, protetto, libero dalla presenza della tecnologia per favorire un sonno migliore.
4. Parlare del perché
I bambini accettano meglio i limiti se ne comprendono il senso. Questo vale anche per spiegare gli effetti della tecnologia e sonno scarso.
- “Il cervello ha bisogno di riposare.”
- “Dormire bene ti aiuta a imparare meglio, ad avere più forza e a sentirti felice.”
5. Dare il buon esempio
Anche noi adulti possiamo spegnere prima.
Il nostro comportamento educa più delle nostre parole. Facendo attenzione all’uso di tecnologia e sonno, gli adulti possono dare il buon esempio.
[Linee guida OMS su sonno e attività fisica]
Dormire bene è un diritto
In un mondo che corre e stimola senza sosta, regalare ai bambini un sonno profondo, tranquillo e rigenerante è un gesto rivoluzionario.
Significa proteggerli da dentro.
E creare uno spazio – ogni notte – in cui il loro corpo, la loro mente e il loro cuore possano davvero riposare. Evitando l’influenza negativa della tecnologia e sonno disturbato.
Nel prossimo articolo parleremo di un altro aspetto connesso al benessere quotidiano: come il tempo passato all’aria aperta può bilanciare gli effetti negativi dell’uso degli schermi, favorendo sviluppo motorio, emozionale e relazionale.