Un giorno alla volta: come costruire una giornata equilibrata tra digitale e reale

Strategie quotidiane per vivere con la tecnologia senza esserne dominati

“Vorrei che usasse meno il tablet, ma non so come organizzare la giornata.”
“Alla fine finiamo sempre per cedere: è il modo più facile per avere un momento di tregua.”
“Quando proviamo a togliere lo schermo, si annoia, si agita, non sa che fare.”

Molte famiglie si trovano a vivere la tecnologia in modo reattivo, anziché intenzionale.
Non si parte da un piano, ma si risponde alla richiesta, al bisogno del momento, alla fatica.
E così il tempo digitale prende sempre più spazio, mentre quello reale si restringe.

Bambina a letto col tablet
Credits: @drobotdean/Freepik

Ma è possibile invertire la rotta.
Costruire una giornata equilibrata non significa togliere tutto, ma dare forma e senso a ogni parte del tempo.

Perché è importante strutturare una giornata con una presenza digitale consapevole?

Perché i bambini:

  • hanno bisogno di ritmi stabili per sentirsi sicuri,
  • imparano meglio se alternano attivazione e riposo,
  • sviluppano autoregolazione solo all’interno di confini coerenti,
  • non sanno autoregolarsi senza l’aiuto iniziale degli adulti.

E perché anche gli adulti, se sanno cosa aspettarsi, sono più sereni, coerenti e presenti.

Come si costruisce una giornata equilibrata?

1. Suddividendo il tempo in fasi

  • Tempo attivo (gioco fisico, passeggiate, sport)
  • Tempo creativo (disegno, costruzioni, travasi, musica)
  • Tempo relazionale (ascolto, dialogo, lettura insieme)
  • Tempo calmo (riposino, relax, attività individuale)
  • Tempo digitale (limitato, definito, condiviso)

Il digitale non deve essere assente, ma inserito come una parte ben definita del tutto.

2. Inserendo il digitale nei momenti giusti

  • Non al risveglio
  • Non prima di dormire
  • Non durante i pasti
  • Non nei momenti di crisi emotiva
    Meglio in orari centrali e dopo attività fisiche o relazionali.

3. Alternando schermo e mondo reale

Dopo 30 minuti di schermo:

  • 30 minuti di attività reale
  • una pausa di movimento
  • un’attività manuale o creativa

Questo permette al cervello di integrare ciò che ha vissuto.

4. Preparando alternative accessibili e stimolanti

Spesso il problema non è lo schermo, ma la mancanza di alternative pronte.
Tenere a portata di mano:

  • materiali artistici
  • oggetti per il gioco simbolico
  • libri illustrati
  • piccoli giochi da fare insieme
    rende più semplice dire “no” allo schermo senza conflitti.

5. Coinvolgendo il bambino nella pianificazione

  • “Quando pensi sia un buon momento per il tablet oggi?”
  • “Ti va di disegnare un orologio con le nostre attività?”
    Coinvolgere rafforza il senso di responsabilità.

Un giorno alla volta, una scelta alla volta

Non serve cambiare tutto in un colpo.
Basta cominciare con una giornata più ordinata, più reale, più consapevole.
Ogni giornata costruita con attenzione diventa un allenamento alla libertà.
Perché usare la tecnologia non è sbagliato.
Ma lasciarsi usare dalla tecnologia, quello sì, ci allontana da ciò che conta davvero.

Nel prossimo articolo entreremo in una dimensione ancora più delicata: il ruolo della tecnologia nella relazione genitore-figlio, e come può rafforzare o indebolire il legame a seconda di come viene vissuta.

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