Hai mai notato come tuo figlio sembri perdere la pazienza più facilmente dopo aver usato un dispositivo? Magari fatica ad aspettare il suo turno, si arrabbia se qualcosa non va come previsto o si innervosisce per cose che prima non lo turbavano.

Se ti sei chiesto “ma perché reagisce così?”, sappi che la risposta potrebbe essere nei dispositivi digitali. Gli schermi non solo intrattengono, ma plasmano il cervello dei bambini, influenzando il modo in cui gestiscono emozioni e frustrazioni.
Un cervello abituato all’istantaneità
I giochi digitali, i cartoni animati e i social media sono progettati per fornire gratificazioni immediate: un tocco e si cambia video, un click e si vince un premio, uno swipe e si passa al contenuto successivo.
Il problema? La realtà non funziona così. Nella vita reale:
- Bisogna aspettare prima che arrivi il proprio turno in un gioco.
- È necessario impegnarsi per completare un compito.
- Le cose non sempre vanno come si vorrebbe, e bisogna gestire la frustrazione.
Quando il cervello si abitua a ottenere tutto subito, la capacità di tollerare l’attesa e la frustrazione si riduce. Questo può portare a comportamenti più impulsivi, difficoltà nel controllare le emozioni e una bassa resistenza agli imprevisti.
L’effetto degli schermi sulla regolazione emotiva
Il cervello dei bambini è in fase di sviluppo e sta imparando a gestire emozioni come rabbia, tristezza e frustrazione. Ma se ogni volta che si annoiano o sono nervosi ricevono un tablet per distrarsi, non imparano mai davvero a gestire le proprie emozioni.
Alcuni effetti dell’uso eccessivo degli schermi sulla regolazione emotiva includono:
- Minore tolleranza alla frustrazione → Se qualcosa non va come previsto, il bambino si arrabbia più facilmente.
- Maggior impulsività → Tendenza ad agire senza pensare, perché il cervello è abituato a risposte immediate.
- Difficoltà a calmarsi da solo → Se l’unico metodo per tranquillizzarsi è uno schermo, il bambino fatica a sviluppare strategie interne per regolare le emozioni.
Il circuito della pazienza: un’abilità che si allena
Pensa alla capacità di tollerare la frustrazione come a un muscolo: se non lo alleni, si indebolisce. Quando un bambino si annoia, prova frustrazione o attende qualcosa, il suo cervello impara a gestire quella sensazione e a trovare modi per distrarsi in autonomia.
Ma se ogni momento di attesa viene riempito con uno schermo, il cervello non impara a regolare le emozioni. Invece di sviluppare strategie di gestione dello stress, il bambino diventa sempre più dipendente dalla tecnologia per trovare sollievo.
Segnali di bassa tolleranza alla frustrazione nei bambini
Se l’uso degli schermi sta influenzando la capacità di autoregolazione emotiva di tuo figlio, potresti notare alcuni segnali:
- Si arrabbia facilmente quando qualcosa non va come vorrebbe.
- Fatica ad aspettare il suo turno nei giochi o nelle attività quotidiane.
- Ha crisi di rabbia quando il dispositivo viene tolto.
- Si annoia subito se non ha un dispositivo a portata di mano.
- Ha difficoltà a calmarsi da solo quando è nervoso o arrabbiato.
Se riconosci alcuni di questi segnali, è il momento di intervenire per aiutare tuo figlio a sviluppare una maggiore capacità di autoregolazione emotiva.
Come aiutare i bambini a gestire meglio le emozioni?
Esistono diverse strategie che possono aiutare i bambini a rafforzare la capacità di tollerare la frustrazione e a regolare meglio le proprie emozioni:
- Ridurre gradualmente il tempo davanti agli schermi, sostituendolo con attività che richiedano più pazienza, come puzzle, giochi di costruzione o lettura.
- Dare un nome alle emozioni, aiutando i bambini a riconoscere quando sono arrabbiati o frustrati e insegnando loro strategie per calmarsi.
- Introdurre momenti di attesa: ad esempio, lasciare che il bambino aspetti qualche minuto prima di ricevere qualcosa che desidera, per allenare la capacità di gestire l’attesa.
- Promuovere attività che richiedano concentrazione prolungata, come il disegno, la musica o lo sport.
- Evitare di usare gli schermi come soluzione immediata ai momenti di noia o frustrazione. Se il bambino si lamenta di non sapere cosa fare, incoraggialo a trovare un’attività alternativa invece di offrirgli subito un tablet o un telefono.
Insegnare la pazienza nell’era digitale
Viviamo in un mondo veloce, in cui tutto è a portata di click. Ma nella vita reale, la pazienza e la capacità di gestire le emozioni sono competenze fondamentali per il benessere.
Aiutare i bambini a sviluppare una maggiore tolleranza alla frustrazione li renderà più resilienti, più capaci di affrontare le difficoltà e meno dipendenti dagli schermi per il loro equilibrio emotivo.
Nel prossimo articolo parleremo di tecnologia e stress nei bambini, approfondendo come l’uso eccessivo degli schermi possa attivare il cervello in uno stato di iperallerta e influenzare i livelli di ansia.