“Non so più cosa fare. Glielo tolgo e piange. Glielo lascio e non si stacca più.”
“Ogni giorno è una battaglia per spegnere la TV o il tablet.”
“Vorrei dargli delle regole, ma poi non riesco a farle rispettare.”
Ti riconosci in almeno una di queste frasi? Non sei solo. Molti genitori si sentono così. E la buona notizia è che non servono regole rigide o perfette, ma piuttosto routine chiare, coerenti e adatte all’età del bambino.

In altre parole: non si tratta di “vietare”, ma di dare forma al tempo digitale. Perché i confini, quando sono dati con amore e costanza, non imprigionano: proteggono.
Perché servono regole (e non solo buone intenzioni)
I bambini hanno bisogno di prevedibilità.
Le regole chiare:
- ridanno ai genitori autorevolezza,
- abbassano i conflitti,
- aiutano il bambino a sapere cosa aspettarsi,
- allenano l’autoregolazione,
- fanno sentire sicuri.
Quando invece ogni giorno è diverso, quando le eccezioni diventano la norma, il bambino si sente confuso. E in quella confusione spesso cresce la dipendenza dagli schermi.
Routine digitali: il segreto sta nella coerenza
Immagina una casa dove ci sono orari precisi per mangiare, andare a letto, fare i compiti… ma nessuna regola sugli schermi. Il messaggio che passa è: “Questo è fuori controllo”.
Ecco perché è utile inserire il tempo digitale all’interno di una routine quotidiana, con momenti stabiliti e condivisi.
Ad esempio:
- Dopo i compiti → 30 minuti di schermo.
- Mai a tavola.
- Mai prima di dormire.
- Mai mentre si fa un’altra attività (mangiare, camminare, giocare con gli altri).
Ogni famiglia può scegliere le proprie regole. L’importante è che siano:
- poche,
- semplici,
- coerenti,
- spiegate con calma,
- applicate da tutti.
Coinvolgere i bambini: le regole funzionano meglio se sono condivise
I bambini accettano più volentieri i limiti se vengono coinvolti nella loro costruzione. Questo non significa lasciarli decidere tutto, ma dialogare, farli sentire parte del processo, ascoltare le loro proposte.
Un esempio? “Quanto tempo pensi sia giusto per guardare un cartone oggi?”
Può sorprenderti la loro risposta.
E quando le regole vengono infrante? Non servono punizioni pesanti, ma conseguenze chiare e coerenti.
Alcuni esempi di regole digitali efficaci
- Gli schermi si usano solo dopo aver completato i compiti o le attività previste.
- Si spegne tutto almeno un’ora prima di andare a dormire.
- Nessun dispositivo a tavola.
- I genitori possono sempre vedere cosa si sta facendo.
- Se si rompe la regola, il giorno dopo si usa meno.
E, ancora più importante: le regole valgono anche per i grandi.
Quando le regole funzionano davvero
Non basta “dare le regole”. Occorre sostenerle con una presenza affettuosa, con coerenza, con pazienza.
Le prime volte ci saranno resistenze, proteste, crisi. Ma col tempo, la routine si stabilizza. Il bambino si adatta, e spesso… si rilassa. Perché il limite, quando è chiaro e amorevole, fa sentire al sicuro.
La libertà nasce da confini ben dati
Dare delle regole sull’uso della tecnologia non è autoritarismo, è cura. Non è controllo, è guida.
Una casa con limiti chiari è una casa dove il bambino può crescere sereno, sapendo che c’è chi veglia su di lui, anche quando non è d’accordo.
Nel prossimo articolo parleremo di tempo di qualità condiviso e di come costruire momenti autentici con i propri figli, al di là degli schermi. Perché il tempo insieme è il vero antidoto alla dipendenza digitale.