Il cervello ha bisogno di luce naturale, ritualità e lentezza: ecco come proteggere i momenti di transizione più sensibili
“Appena si sveglia vuole guardare i cartoni.”
“Non riesce ad addormentarsi se prima non guarda un video.”
“Si sveglia nervoso, come se non avesse riposato davvero.”
I primi e gli ultimi minuti della giornata sono fasi di transizione fondamentali per l’equilibrio fisico e mentale del bambino.

Sono momenti in cui il cervello è più aperto, più sensibile, più influenzabile.
E proprio per questo, esporlo agli schermi in quelle fasi può alterare il ritmo sonno-veglia, la qualità del riposo e l’umore generale.
Cosa accade al cervello quando si sveglia o si addormenta?
Al risveglio:
- il cervello passa lentamente dal sonno alla veglia,
- ha bisogno di luce naturale, movimento dolce, stimoli graduali,
- è più ricettivo alle emozioni e alle relazioni.
Prima del sonno:
- il cervello ha bisogno di rallentare,
- di ritirarsi dalle stimolazioni intense,
- di prepararsi a una fase di inattività e rigenerazione.
Gli schermi, in entrambi i casi, disturbano questo processo naturale.
Quali sono gli effetti negativi dell’uso degli schermi al mattino e alla sera?
1. Alterazione del ritmo circadiano
La luce blu degli schermi inibisce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.
Il cervello resta “sveglio” anche quando avrebbe bisogno di spegnersi.
2. Risvegli poco naturali
Un risveglio con stimoli digitali immediati (colori, suoni, velocità)
interrompe bruscamente il passaggio fisiologico alla veglia e genera irritabilità.
3. Addormentamento difficoltoso e sonno disturbato
Dopo un video o un gioco, il cervello è ancora attivato, anche se il bambino sembra calmo.
Questo riduce la qualità del sonno e aumenta i risvegli notturni.
4. Perdita di occasioni relazionali
La mattina e la sera sono momenti preziosi per:
- accogliere le emozioni del giorno,
- prepararsi insieme,
- raccontare, ascoltare, coccolarsi.
Con lo schermo, tutto questo si perde.
5. Sviluppo di dipendenza da stimolazione esterna
Il bambino fatica a regolarsi da solo:
- non riesce ad addormentarsi senza video,
- si annoia appena sveglio se non ha subito uno stimolo.
Questo ostacola l’autonomia e la sicurezza interiore.
Come costruire risvegli e addormentamenti più sani?
1. Spegnere tutti gli schermi almeno 60 minuti prima di dormire
Meglio ancora, creare una “zona off” tecnologica serale per tutta la famiglia.
2. Introdurre rituali rassicuranti
- Bagno caldo,
- pigiama,
- lettura condivisa,
- luci soffuse…
Ripetere ogni sera gli stessi passaggi aiuta il cervello a rilassarsi.
3. Al mattino, iniziare con contatto, luce naturale e calma
Una carezza, una finestra aperta, una colazione insieme.
Il corpo e la mente si “riaccendono” senza forzature.
4. Offrire alternative semplici e lente
- Un libro,
- un gioco calmo,
- un disegno libero…
Bastano pochi minuti di attenzione per iniziare e concludere bene la giornata.
5. Dare l’esempio
I bambini imparano più da ciò che vedono che da ciò che sentono.
Anche gli adulti possono spegnere gli schermi per stare “presenti” in questi momenti.
Addormentarsi e svegliarsi sono atti profondamente umani
Insegnare ai bambini a farlo con lentezza, presenza e ascolto è un dono che li accompagnerà tutta la vita.
Perché dormire bene non è solo una questione di ore, ma di come si entra e si esce dal sonno.
E cominciare la giornata con uno sguardo, non con uno schermo, può fare la differenza per tutto il resto del giorno.
Nel prossimo articolo esploreremo come organizzare una giornata equilibrata tra digitale e reale, e quali strategie quotidiane possono aiutare la famiglia a vivere meglio con (e senza) la tecnologia.